Situata a circa 12 km ad est del comune di Mazzarino (CL), è stato rinvenuto un abitato Romano-Bizantino che alcuni identificano con la “Stazione Philosophiana”. L’abitato comprende i resti di un edificio termale e di una basilica Bizantina la cui struttura interna è a tre navate.
La scoperta più interessante, dall’inizio dei lavori, è data sicuramente da un vasto edificio termale, presso la casa Trigona, risalente al IV sec. d.C., dove si osservano delle strutture originarie augustee in marmo e tracce di mosaici manomessi.
Da non sottovalutare anche la presenza di un ripostiglio di bronzi nel calidario, 200 pezzi di Costante, Costanzo e Costantino, il rinvenimento di una basilica a croce greca, a tre navate, con absidi e nartece, risalente alla fine del V sec., ripetutamente manomessa, ed un cimitero a Sub Divo “, a lastroni di pietra ed in muratura, che ha restituito una importante suppellettile di vasi, e qualche iscrizione frammentaria.
Nel periodo in cui i più violenti contrasti si acuiscono tra la grossa feudalità ed il potere regio tra Arabi e Latini, si culmina con la distruzione di Piazza Armerina e dei paesi vicini.
Cessate le guerre e l’anarchia nel nuovo clima rinascimentale, essa, che ai tempi del Barbari era già quasi un casale abbandonato, riprende vita grazie alla sua particolare situazione topografica, sita al centro delle comunicazioni isolane e lungo la grande strada imperiale interna Catania-Agrigento, che in epoca imperiale romana, un’epoca di pace e di benessere, ne avevano già permesso l’ascesa al centro di un sistema di valli a raggiera, costituenti altrettante naturali vie di comunicazione.
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